La forma effimera – Le Metamorfosi da Ovidio a Maga Magò

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La metamorfosi è la trasformazione di un essere vivente o di un oggetto in un altro di natura diversa. Si può affermare che rappresenti la forma più radicale di maschera.

Bisogna distinguerne due specie. Nel primo caso, esseri dotati di particolare potere (dèi, demoni o uomini straordinari come maghi, sciamani o stregoni) hanno la focoltà di cambiare forma e aspetto, a volontà e temporaneamente. Nel secondo caso, uomini o altri esseri sono trasformati, da dèi o da stregoni, in elementi del paesaggi (come rocce e sorgenti), piante, animali o stelle. 

Descrizione

O lettore […] avrai di che sbalordire sentendomi dire di uomini che han preso altre fogge e mutato l’essere loro e poi sono ritornati di nuovo come erano prima

(Lucio Apuleio, “Metamorfosi”, I)

Un giorno le metamorfosi cominciarono a diradarsi. Poi non furono più ammesse. Ciò che aveva più senso – i passaggi di stato – ora non aveva più senso. Anzi, era meglio non parlarne, se non si voleva essere guardati male. In un solo luogo da capacità di metamorfosi sembrava intatta: nel sogno. Soltanto nel sogno appariva del tutto ragionevole e normale. Moltissimo si perse, molto fu dimenticato.

(Roberto Calasso, “Il Cacciato Celeste”)

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